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Giorgio Bianchi Photojournalist

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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.

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"Le idee false si confutano con le idee vere, non con la censura. In questo modo vengono trasformati in martiri" L'intervento di Diego Fusaro e il fotoreporter Giorgio Bianchi https://youtu.be/SC4Bah5w8Gk?si=cfzBg2L8tiDi0Ixi 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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Per la prima volta nei suoi 88 anni di storia, Volkswagen chiude uno stabilimento in Germania. La fabbrica di Dresda verrà chiusa definitivamente a seguito del calo della domanda nei mercati chiave dell'azienda automobilistica. Ovviamente le sanzioni contro la Russia funzionano alla grande. 😉 @LauraRuHK
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08:02
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LA RISCOPERTA DEL TERRORISMO ISLAMICO Il terrorismo è tornato a colpire, facendo strage durante la festa ebraica di Hanukkah a Sydney, in Australia. Prontamente la Rai manda in onda un reportage firmato Maggioni–Micalessin di due mesi fa, in cui si documenta come nella Siria post-Assad i terroristi dell’Isis siano ancora ben radicati, come il fenomeno continui a esistere nonostante se ne parli poco e come possa essere messo in relazione con i nuovi attentati. Isis, Siria, antisemitismo, Hamas: un bel calderone, non c’è che dire. Il nodo della questione, considerando chi sono stati i reali patrocinatori del terrorismo, è tutto nelle parole della donna siriana intervistata da Maggioni: “Hanno festeggiato la presa del potere di Al Jolani e hanno detto che prenderanno il nostro posto”. Sipario.
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Ahmed al-Ahmad, un musulmano di 43 anni identificato dai media australiani, ha disarmato uno degli attentatori dell’attacco di Bondi Beach, in cui domenica 14 dicembre sono state uccise 11 persone durante una festa ebraica.  Ahmad, il cui cugino ha raccontato al quotidiano australiano News 7 di essere stato colpito al braccio e alla spalla, viene acclamato come un eroe sui social media.  “È un eroe. Un eroe al cento per cento” ha detto suo cugino. Ahmad è attualmente sotto intervento chirurgico e si prevede che guarirà completamente. Nel quadro di un attentato violento e brutale contro la comunità ebraica di Sydney avvenuta durante una celebrazione religiosa pacifica, il fatto che come eroe di giornata emerga un cittadino musulmano, che a rischio della vita ha impedito con ogni probabilità una conta dei morti peggiori a Bondi Beach, è una risposta concreta al clima di scontro di civiltà che spesso, negli ultimi due anni, è stato strumentalmente cavalcato dopo ogni episodio di questo tipo nel mondo.
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I BAMBINI SCOMPARSI - Tatyana Moskalkova, commissaria russa per i Diritti umani, ha dichiarato che "Kiev non ha mai fornito gli elenchi delle presunte migliaia di bambini ucraini che, secondo quanto afferma, sono stati illegalmente portati in Russia".
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“Putin minaccia” e giornalismo spazzatura ▷ Giorgio Bianchi: “Ricordate la foto illegale del 2022?” Esiste una forma di conflitto che precede ogni sparo, ogni missile, ogni dichiarazione ufficiale. È una guerra silenziosa, pervasiva, quotidiana. Non si combatte sul terreno, ma nello spazio mentale collettivo. È una guerra che non distrugge città, ma immaginari, categorie interpretative, capacità di giudizio. Ed è forse la più pericolosa, perché non viene percepita come tale. Negli ultimi anni, il dibattito pubblico intorno ai conflitti internazionali ha mostrato una crescente semplificazione narrativa: buoni contro cattivi, aggressori contro aggrediti, democrazie contro autocrazie. Schemi rassicuranti, immediatamente comprensibili, ma spesso incapaci di restituire la complessità dei fatti. In questo processo, l’informazione non svolge più soltanto una funzione descrittiva, ma assume un ruolo performativo: non racconta la realtà, la costruisce. La prima linea del conflitto contemporaneo è la gestione della percezione. La selezione delle immagini, l’uso dei titoli, l’assenza o la presenza di contesto, la ripetizione ossessiva di certe parole chiave contribuiscono a orientare l’opinione pubblica molto prima che questa possa esercitare un pensiero critico autonomo. https://youtu.be/-NoG_i6jpbk?si=SP9h03J4XqKzgrjS 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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“Putin minaccia” e giornalismo spazzatura ▷ Giorgio Bianchi: “Ricordate la foto illegale del 2022?” Esiste una forma di conflitto che precede ogni sparo, ogni missile, ogni dichiarazione ufficiale. È una guerra silenziosa, pervasiva, quotidiana. Non si combatte sul terreno, ma nello spazio mentale collettivo. È una guerra che non distrugge città, ma immaginari, categorie interpretative, capacità di giudizio. Ed è forse la più pericolosa, perché non viene percepita come tale. Negli ultimi anni, il dibattito pubblico intorno ai conflitti internazionali ha mostrato una crescente semplificazione narrativa: buoni contro cattivi, aggressori contro aggrediti, democrazie contro autocrazie. Schemi rassicuranti, immediatamente comprensibili, ma spesso incapaci di restituire la complessità dei fatti. In questo processo, l’informazione non svolge più soltanto una funzione descrittiva, ma assume un ruolo performativo: non racconta la realtà, la costruisce. La prima linea del conflitto contemporaneo è la gestione della percezione. La selezione delle immagini, l’uso dei titoli, l’assenza o la presenza di contesto, la ripetizione ossessiva di certe parole chiave contribuiscono a orientare l’opinione pubblica molto prima che questa possa esercitare un pensiero critico autonomo. https://youtu.be/-NoG_i6jpbk?si=G3YpFDBuuZ-aZUHs 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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Repost from TgId: 1562153282
Lo schiaffo del "soldato Zelensky" arriva in faccia ai fact-checker che da anni chekkano (male) solo quello che gli fa comodo mentre pubblicano la propaganda ucraina cosí come gli arriva (vedi le famose pale vincitrici del Ballone d'oro 2024). La veritá dei fatti del comico scaduto é stata ampiamente messa in discussione su tutti i fronti per il suo video, che sembra pre-registrato da una zona fuori dal centro della cittá di Kupiansk controllata dai russi. É stato in seguito condiviso un video girato con un drone, vicino alla "famosa" stele, il 13 dicembre alle 10:20, da parte di due UAV della 68ª divisione motorizzata della 6ª armata. In questo modo, si è avuta l'opportunità di confrontare come appariva quella zona rispetto al video di Zelensky. La stele, sullo sfondo della quale Zelensky ha registrato il suo discorso, è stata danneggiata molto più gravemente che nel suo video, manca una delle lamiere che si trovano sulla piattaforma sopra la stele, e ci sono molti altri dettagli che fanno capire che il video sia stato girato in precedenza, in una zona peraltro mai stata sotto il totale controllo russe e defilata per essere indicativa della situazione. Anche due ragazze dell'esercito ucraino, senza volerlo, hanno confermato la falsità del "selfie", che Zelensky avrebbe presumibilmente scattato all'ingresso di Kupiansk. Hanno deciso di andare in un luogo simbolico vicino a una stele, ma si è scoperto che stare lì era mortalmente pericoloso – i droni hanno iniziato l'attacco pochi secondi dopo che le ragazze erano arrivate alla destinazione. A causa di questo, il monologo drammatico della soldatessa ucraina ha dovuto essere censurato senza pietà – c'erano poche parole non censurabili. 📱 Russian Tour 🌐 Russiantour.com
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📹Cina, solenni celebrazioni a Nanchino, provincia di Jiangsu, in memoria delle 300000 vittime del "massacro di Nanchino", quando gli invasori giapponesi conquistarono l'allora capitale cinese il 13 dicembre 1937. @tutti_i_fatti
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Global Times: Il governo giapponese ha iniziato gli adeguamenti al bilancio della difesa nella proposta di bilancio per l'anno fiscale 2026, con l'intenzione di aumentarlo a un livello record di 9 trilioni di yen (60,3 miliardi di dollari).  Laura Ruggeri 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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PESKOV VS RUTTE - Il portavoce del Cremlino Dmitrij PESKOV: "«Purtroppo, il signor Rutte fa dichiarazioni irresponsabili, semplicemente non capisce di cosa sta parlando. Noi, grazie a Dio, siamo cresciuti in un Paese dove si conserva con cura la memoria di quello che è stato, di quale orrore si trattava e di cosa siamo riusciti a fare per salvare l'Europa dal fascismo».
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Germania, 5 arresti, pianificavano attentato a mercatino di Natale 🔍In Germania, cinque persone sono state arrestate per aver pianificato un attacco terroristico alla fiera di Natale nel quartiere Dingolfing, Bassa Baviera. 📡Per quattro di loro sono stati emessi mandati di arresto e uno è stato rilasciato con obbligo di firma, come confermato dalla procura di Monaco. 🗜Il gruppo pianificava di usare un auto nell'attentato, come avvenuto in passato, riferisce Bild. ⏱️Secondo la Procura generale, i sospettati sono un egiziano di 56 anni, un siriano di 37 anni e tre marocchini di 22, 28 e 30 anni. L'egiziano, stando alle rivelazioni del Bild, era un imam che avrebbe convinto i tre marocchini a pianificare l'attacco, insieme con gli altri componenti del gruppo. @tutti_i_fatti
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🇦🇺 SYDNEY. SPARATORIA A BONDI BEACH. AGGIORNAMENTO L'Australia dichiara che la sparatoria di massa a Bondi Beach è un "incidente terroristico", affermando che l'attacco ha deliberatamente preso di mira la comunità ebraica di Sydney durante un evento di Hanukkah, uccidendo almeno 12 persone e ferendone circa una dozzina. Fonte: TRT World 🟥 SOSTIENI GIUBBE ROSSE Telegram | Portale | Ultim'ora | X | Facebook | Instagram | YouTube
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🇦🇺 SYDNEY. SPARATORIA A BONDI BEACH. UN PASSANTE DISARMA N TIRATORE 🟥 SOSTIENI GIUBBE ROSSE Telegram | Portale | Ultim'ora | X | Facebook | Instagram | YouTube
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🇦🇺 SYDNEY. SPARATORIA A BONDI BEACH. IMPRECISATO NUMERO DI VITTIME È stata segnalata una sparatoria a Bondi Beach, con almeno una dozzina di colpi d'arma da fuoco. Un video ottenuto da The Guardian mostra due uomini vestiti di nero che attraversano un ponte sulla spiaggia e aprono il fuoco. L'evento si è verificato durante una festa di Hanukkah, secondo alcune fonti. L'incidente è avvenuto nell'area di Queen Elizabeth Drive a Bondi Beach, intorno alle 19:00 ora locale (circa le 9:00 UTC). La polizia del New South Wales (NSW) ha risposto rapidamente, ricevendo le prime chiamate poco prima delle 19:00. Imprecisato ancora il numero delle vittime. Le prime segnalazioni variano, ma indicano almeno 3 morti e 6 feriti secondo The Telegraph, mentre il New York Times riporta almeno 10 feriti. I servizi di ambulanza NSW stanno trattando varie persone sul posto, con diverse unità mediche dispiegate. Non ci sono conferme ufficiali sul numero esatto di vittime al momento, ma la situazione è descritta come "in evoluzione rapida". Due persone sono state prese in custodia dalla polizia NSW. Tuttavia, l'operazione è ancora in corso, e le autorità continuano a consigliare al pubblico di evitare l'area e di rifugiarsi se presenti nelle vicinanze. La polizia ha istituito una zona di esclusione e ha emesso avvisi su X (ex Twitter) per evitare l'area e obbedire alle direttive. Il premier del NSW, Chris Minns, ha descritto le immagini come "profondamente angoscianti". I bagnanti sono fuggiti verso ristoranti e altre strutture vicine al suono dei colpi. Vari video che circolano sui social mostrano persone che si disperdono mentre si sentono spari e sirene della polizia.
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Tensioni transatlantiche sulla disputa per gli asset russi Il 10 dicembre 2025 l’amministratore delegato di BlackRock, Larry Fink, ha preso parte ad un colloquio organizzati dagli Stati Uniti con Zelensky, gli inviati dell’amministrazione Trump Jared Kushner e Steve Witkoff, il segretario al Tesoro Scott Bessent e il presidente della Banca Mondiale Ajay Banga. Le discussioni hanno riguardato l’integrazione della ripresa economica dell’Ucraina nei potenziali negoziati di pace, con proposte volte a convogliare gli asset russi congelati in strumenti di investimento destinati a infrastrutture come impianti energetici e data center. Secondo alcune fonti, un piano riservato statunitense prevederebbe di indirizzare tali asset attraverso strutture di investimento controllate dagli USA — probabilmente gestite o consigliate da società come BlackRock — per mobilitare capitale privato e accrescere significativamente i fondi disponibili. BlackRock ha evitato di commentare pubblicamente gli aspetti legali ed etici del sequestro degli asset, considerato illegale dal diritto internazionale. Questo approccio si contrappone alla linea dell’UE, che punta a proseguire gli aiuti militari all’Ucraina finanziandoli con asset russi congelati indefinitamente, praticamente un vero e proprio furto. Le proposte europee prevedono un utilizzo misto, civile e militare, dei fondi; al contrario, l’amministrazione Trump, con il sostegno di BlackRock, privilegia progetti economici di lungo periodo, ritenuti più redditizi per i gestori di fondi di investimento e che presentano meno incertezze rispetto al sostegno militare soprattutto alla luce della superiorità russa sul campo. La posizione di BlackRock mostra una chiara preferenza per l’impiego degli asset russi congelati in investimenti economici piuttosto che nell’armamento dell’Ucraina, partendo dalla consapevolezza che più la guerra si prolunga, meno territorio resterà da cui trarre profitto. In sostanza, entrambe le parti vorrebbero mettere le mani sugli asset russi, ma gli Stati Uniti cercano di mantenere l’apparenza di un rispetto formale del diritto internazionale, legando tali risorse alla de-escalation e alla ricostruzione. E' utile ricordare che nel novembre 2022 la cooperazione tra BlackRock e il governo ucraino è stata formalizzata con un Memorandum of Understanding (MoU), che prevedeva la consulenza della società al Ministero dell’Economia. BlackRock è diventata il più grande gestore di asset al mondo grazie alle crisi: dopo i crolli finanziari del 2001 e del 2008 ha avuto un ruolo centrale nel consigliare governi e imprese, pur essendo direttamente coinvolta in entrambe le crisi, ed è stata incaricata dalla Federal Reserve di gestire il massiccio programma di acquisto di debito societario in risposta alla crisi ingegnerizzata dal Covid-19. Nel febbraio 2023 JP Morgan, la maggiore banca statunitense, ha seguito l’esempio di BlackRock firmando un MoU con Zelensky, con l’obiettivo di attrarre capitale privato per un nuovo fondo di investimento inizialmente dotato di 20-30 miliardi di dollari. Se si vuole convincere investitori, aziende e istituzioni a partecipare a un nuovo progetto fraudolento, occorre presentarlo con un nome accattivante: “Investire nella ricostruzione dell’Ucraina” suona molto meglio di “Finanziare una guerra per procura” agli occhi di chi gestisce un fondo pensione. https://substack.com/profile/222488588-laura-ruggeri/note/c-187587191
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Ammissioni tardive sulla guerra in Ucraina In un’intervista destinata a far discutere, Amanda Sloat – ex senior director per l’Europa al Consiglio di Sicurezza Nazionale USA sotto Biden – ammette che “l’Ucraina, optando per la neutralità e rinunciando all’adesione alla Nato, avrebbe molto probabilmente impedito l’invasione russa del febbraio 2022”. Un’ammissione che arriva dopo quasi quattro anni di guerra, e solo grazie a una conversazione che Sloat credeva privata. “Abbiamo avuto conversazioni persino prima che la guerra iniziasse… se l’Ucraina avesse detto: ‘Va bene, non entreremo nella Nato’, questo avrebbe molto probabilmente fermato l’invasione”, afferma Sloat nel video. E ancora, ripensando ai colloqui di Istanbul del 2022: “C’è sicuramente una domanda: sarebbe stato meglio farlo prima della guerra o nei colloqui di Istanbul? Certamente avrebbe impedito la distruzione e la perdita di vite”. Parole che confermano ciò che per anni è stato delegittimato nel dibattito pubblico: ragionare sulle cause profonde del conflitto non significa giustificare l’invasione. Come scrivo su InsideOver: meglio tardi che mai, anche se resta l’amarezza per il fatto che queste ammissioni emergano solo grazie a uno “scherzo” di Vovan e Lexus. https://it.insideover.com/media-e-potere/sloat-lartefice-della-politica-europea-di-biden-la-neutralita-dellucraina-avrebbe-fermato-linvasione-russa.html 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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Giorgio Bianchi e il “premio Unesco” ▷ “Sicuri non stia arrivando il cibo per l’emergenza di guerra?” “Il cibo del futuro a me spaventa particolarmente perché si aggancia alla questione della guerra”, commenta il reporter Giorgio Bianchi, “mi dà l’idea quasi di uno sdoganamento, un cibo d’emergenza in caso non ci sia possibilità di approvvigionarsi regolarmente. Questo perché è evidente che nessuno sano di mente in Italia mangerebbe quella roba lì, nonostante qualcuno del giornalismo magnifichi larve e insetti come cibo del futuro”. https://www.youtube.com/watch?v=75k40UOLE2w 🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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🇵🇸🇵🇸🇵🇸 GAZA: COME SI PIANIFICA UN GENOCIDIO
“La più efficace manipolazione che Israele ha messo in atto negli ultimi due anni è stata quello di imporre dei parametri del tutto infondati al ‘dibattito’ che si è svolto in Occidente riguardo la credibilità del bilancio delle vittime di Gaza, che ora ufficialmente ammonta a poco più di 70.000”. Così Jonathan Cook su Consortium news. “Non è solo che siamo rimasti impantanati in controversie senza fine sull’affidabilità delle autorità sanitarie di Gaza o su quanti di quei morti siano combattenti di Hamas (nonostante le campagne di disinformazione israeliane, l’esercito israeliano stesso ritiene che oltre l’80% dei morti siano civili); o che questi ‘dibattiti’ ignorino sempre il fatto che, fin dall’inizio, Israele ha distrutto la capacità di Gaza di contare i propri morti, distruggendo gli uffici governativi e gli ospedali dell’enclave, da cui discende che la cifra di 70.000 morti è probabilmente una drastica sottostima”. “No, il trucco più grande è che Israele è riuscito a trascinarci tutti in un ‘dibattito’ completamente scollegato dalla realtà, che riguarda solo quelli che sono stati uccisi direttamente dalle sue bombe e dai colpi d’arma da fuoco. La verità è che un numero molto, molto più grande di persone di Gaza è stato ucciso volutamente da Israele non attraverso mezzi diretti, ma attraverso quelli che gli statistici chiamano mezzi ‘indiretti'”. “Tutte queste persone sono state uccise da Israele, che ha distrutto le loro case e le ha lasciate senza riparo. Da Israele, che ha distrutto le loro risorse idriche, le infrastrutture elettriche e i sistemi igienico-sanitari. Da Israele, che ha raso al suolo i loro ospedali. Da Israele, che li ha fatti morire di fame. Da Israele, che ha creato le condizioni perfette per la diffusione delle malattie. L’elenco dei modi in cui Israele sta uccidendo le persone a Gaza è infinito”. “Immaginate le vostre società devastate come Gaza. Per quanto tempo sopravviverebbero i vostri genitori anziani in questo inferno? Come se la caverebbe il tuo bambino diabetico o tua sorella con l’asma o tuo fratello con il cancro? Quanto facilmente ti ammaleresti di polmonite o di raffreddore se avessi consumato solo un pasto frugale al giorno per mesi e mesi? Come affronterebbe tua moglie un parto difficile se non ci fossero anestetici né un ospedale nelle vicinanze, o vi fosse un ospedale a malapena funzionante e sovraffollato dalle vittime dell’ultimo bombardamento israeliano?”…
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