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Marco Cosentino

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L'uomo perfetto è senza io L'uomo ispirato è senza opera L’uomo santo non lascia nome (Chuang-tzu, IV secolo a.c.)

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RANDOMIZZERESTI TUA MADRE? 🌺🌺🌺 Un bello studio appena pubblicato sul prestigioso European Journal of Cancer esamina gli studi registrativi dei farmaci antitumorali approvati in USA dal 2009 al 2024, identificando ben 19 studi nei quali il braccio di controllo era un placebo, ovvero nessuna terapia. Di questi 19 studi, circa la metà dopo la conclusione vede la somministrazione ai malati nel gruppo di controllo di un trattamento attivo. Questa scelta è una implicita indicazione del fatto che le persone cui è stato dato un placebo sono state prvate di un trattamento attivo che poteva invece essere efficace. Prova ne sia tra l'altro l'osservazione che per ogni studio più persone nel grupo placebo ricevevano dopo la conclusione un trattamento attivo, maggiore era l'efficacia apparente del trattamento sperimentale. A riprova del fatto che nel braccio di controllo finivano persone che avrebbero invece avuto necessità di ricevere immediatamente una terapia efficace. Conclude nel suo commento uno degli autori dello studio: "Ogni volta che si considera un braccio di controllo, bisogna chiedersi: mi sentirei a mio agio ad assegnargli dei pazienti? "Randomizzeresti tua madre?". Se la risposta è no, è un segnale forte per indagare rigorosamente se il controllo sia obsoleto, distorto o ingiusto." https://www.theoncologyshot.com/p/placebo-first-treatment-later-is

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VORREI LA PELLE NERA 🌺🌺🌺 Lo studio di oggi si è svolto in UK e ha documentato come gli studenti di medicina di alcune prestigiose istituzioni accademiche tendano ad avere più difficoltà a diagnosticare correttamente varie patologie cutanee in persone di colore rispetto a persone di pelle bianca. In media, lo studio riscontra un errore diagnostico in più ogni 25 casi, che non è poco. I ricercatori esaminano l'esperienza precedente degli studenti su persone bianche e di colore osservando che non è questa a fare la differenza, e concludono che è necessario incrementare l'eterogeneità dei colori della pelle nelle risorse utilizzate per la formazione del medico. https://asmepublications.onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/medu.70088
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I BAMBINI NON SONO PROPRIETÀ DELLO STATO E DELLE ISTITUZIONI Qual è il fine dell'educazione ? Quando si è bambini, quando si
I BAMBINI NON SONO PROPRIETÀ DELLO STATO E DELLE ISTITUZIONI Qual è il fine dell'educazione ? Quando si è bambini, quando si è giovani si è pieni di energia. Quest'energia è pensiero, sentimento, interesse, entusiasmo, passione, amore o anche odio. Poi la scuola inizia a decurtare quell'energia dandole un forma, dirigendola verso vari modelli, finché da adulti, la poca energia rimanente viene soffocata dalla società. Ecco, il processo del controllare o disciplinare quest'immensa energia umana è una convenienza sociale. La società, anziché indirizzare l'uomo verso la ricerca di verità che dovrebbe essere il suo unico scopo, perché crea la vera libertà, una libertà che si autodisciplina e che non necessita di un controllo esterno, preferisce formare l'uomo per soffocarne l'energia, per controllarlo, omologandolo ad un modello socialmente accettabile. La funzione dell'educazione, della scuola dovrebbe essere aiutare i giovani a fiorire, comprendersi, far sì che possano affacciarsi alla vita di adulti colmi di vitalità e di amore per scoprire cos'è vero; e invece ciò che oggi fanno le scuole di ogni ordine e grado è soffocare e regimentare l'energia e la vitalità dei giovani, obbligarli a pensare secondo schemi predefiniti, reprimere la loro sete di conoscenza, reprimere il dubbio che crea una sana ribellione, limitare la loro naturale intelligenza che è il terreno dove fiorisce la vera libertà, per far sì che, una volta adulti, possano essere "assorbiti" dalla società. Cosa c'è di giusto in questo? Perché mai questo dovrebbe essere preferibile alla scelta di insegnare a vivere realmente liberi dalle gabbie sociali? Perché è ritenuta accettabile e sana una famiglia che cresca i figli senza amore ma obbligandoli all'istruzione e ai dictat voluti dallo Stato, mentre sono considerate nocive le famiglie che danno ai bambini ciò di cui hanno più bisogno in assoluto, cioè amore e libertà di scoprire sé stessi senza doversi conformare ad un ideale sociale? Chi decide come deve essere cresciuto un bambino? I bambini non sono proprietà dello Stato, né della magistratura, così come non lo è l'individuo, il corpo umano...qualsiasi creatura che vive su questa terra appartiene al mondo, non a una istituzione, vuoi che sia politica o religiosa. Ai genitori appartiene la responsabilità dei piccoli per il semplice e naturale fatto che li mettono al mondo e fintantoché questi non saranno in grado di essere autonomi, come accade per qualsiasi essere vivente, per qualsiasi specie animale. Un conto è la salvaguardia di esseri indifesi quando sono vittime di abusi e violenza, e in quel caso è doverosa, altro è l'ingerenza di uno Stato che vuole imporre cosa e come pensare, come crescere, come educare, come conformarsi alla società, alle credenze, ai pregiudizi, alle mode, per trasformare l'essere umano in automa e reprimerne le sue immense potenzialità e con esse la possibilità di essere veramente liberi, liberi dagli schemi e dai modelli che si vogliono imporre, liberi di vivere in un modo diverso da quello omologato dalle Istituzioni, liberi di sentire e pensare anche diversamente dal mondo intero. Questo non è accettabile, ma per cambiare questo ci vuole passione, coraggio e una rivoluzione interiore che riaccenda quell'energia, quella curiosità, quel desiderio di avvicinarsi al vero che è in ognuno di noi è che è stato spento da secoli di irregimentazione culturale e sociale. Avv. Olga Milanese Presidente di Umanità e Ragione www.umanitaeragione.eu
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I BAMBINI NON SONO PROPRIETÀ DELLO STATO E DELLE ISTITUZIONI Qual è il fine dell'educazione ? Quando si è bambini, quando si
I BAMBINI NON SONO PROPRIETÀ DELLO STATO E DELLE ISTITUZIONI Qual è il fine dell'educazione ? Quando si è bambini, quando si è giovani si è pieni di energia. Quest'energia è pensiero, sentimento, interesse, entusiasmo, passione, amore o anche odio. Poi la scuola inizia a decurtare quell'energia dandole un forma, dirigendola verso vari modelli, finché da adulti, la poca energia rimanente viene soffocata dalla società. Ecco, il processo del controllare o disciplinare quest'immensa energia umana è una convenienza sociale. La società, anziché indirizzare l'uomo verso la ricerca di verità che dovrebbe essere il suo unico scopo, perché crea la vera libertà, una libertà che si autodisciplina e che non necessita di un controllo esterno, preferisce formare l'uomo per soffocarne l'energia, per controllarlo, omologandolo ad un modello socialmente accettabile. La funzione dell'educazione, della scuola dovrebbe essere aiutare i giovani a fiorire, comprendersi, far sì che possano affacciarsi alla vita di adulti colmi di vitalità e di amore per scoprire cos'è vero; e invece ciò che oggi fanno le scuole di ogni ordine e grado è soffocare e regimentare l'energia e la vitalità dei giovani, obbligarli a pensare secondo schemi predefiniti, reprimere la loro sete di conoscenza, reprimere il dubbio che crea una sana ribellione, limitare la loro naturale intelligenza che è il terreno dove fiorisce la vera libertà, per far sì che, una volta adulti, possano essere "assorbiti" dalla società. Cosa c'è di giusto in questo? Perché mai questo dovrebbe essere preferibile alla scelta di insegnare a vivere realmente liberi dalle gabbie sociali? Perché è ritenuta accettabile e sana una famiglia che cresca i figli senza amore ma obbligandoli all'istruzione e ai dictat voluti dallo Stato, mentre sono considerate nocive le famiglie che danno ai bambini ciò di cui hanno più bisogno in assoluto, cioè amore e libertà di scoprire sé stessi senza doversi conformare ad un ideale sociale? Chi decide come deve essere cresciuto un bambino? I bambini non sono proprietà dello Stato, né della magistratura, così come non lo è l'individuo, il corpo umano...qualsiasi creatura che vive su questa terra appartiene al mondo, non a una istituzione, vuoi che sia politica o religiosa. Ai genitori appartiene la responsabilità dei piccoli per il semplice e naturale fatto che li mettono al mondo e fintantoché questi non saranno in grado di essere autonomi, come accade per qualsiasi essere vivente, per qualsiasi specie animale. Un conto è la salvaguardia di esseri indifesi quando sono vittime di abusi e violenza, e in quel caso è doverosa, altro è l'ingerenza di uno Stato che vuole imporre cosa e come pensare, come crescere, come educare, come conformarsi alla società, alle credenze, ai pregiudizi, alle mode, per trasformare l'essere umano in automa e reprimerne le sue immense potenzialità e con esse la possibilità di essere veramente liberi, liberi dagli schemi e dai modelli che si vogliono imporre, liberi di vivere in un modo diverso da quello omologato dalle Istituzioni, liberi di sentire e pensare anche diversamente dal mondo intero. Questo non è accettabile, ma per cambiare questo ci vuole passione, coraggio e una rivoluzione interiore che riaccenda quell'energia, quella curiosità, quel desiderio di avvicinarsi al vero che è in ognuno di noi è che è stato spento da secoli di irregimentazione culturale e sociale. Avv. Olga Milanese Presidente di Umanità e Ragione www.umanitaeragione.eu
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DOPPIO STANDARD 🌺🌺🌺 https://www.facebook.com/marco.cosentino.official/posts/pfbid02igHHneJgreiPfZK7sMVesDK12pvRHWeSEDGdHYh
DOPPIO STANDARD 🌺🌺🌺 https://www.facebook.com/marco.cosentino.official/posts/pfbid02igHHneJgreiPfZK7sMVesDK12pvRHWeSEDGdHYhdzw24zv27SaLbg7TagSXSNkkol
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E insomma questo bel semestre filtro è l'ennesima palata di terra verminosa sulla bara del sistema della scuola e dell'università. Dimenticavo: ovviamente del sistema statale. Mica valgono queste regole per le università private dove si pagano 20-25mila euro all'anno di tasse studentesche. Mica scemi costoro: si fanno i loro test, ammettono gli studenti che vogliono ammettere e garantiscono loro la regolarità didattica fin dal principio. Mica come le università statali costrette a farsi seviziare da padri-padroni e madri-matrigne a seconda di come gira il vento governativo!
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SEMESTRE SENZA FILTRO 🌺🌺🌺 E così il papocchio ennesimo perpetrato a danni dell'università si avvia a compimento, con l'ipotesi di ammettere a medicina anche gli studenti che non hanno superato gli esami, scaricando l'onere di "recuperare" costoro sui corsi di laurea e dunque sulle università e sui docenti. I quali ultimi si meritano la qualunque data la loro connivenza con le peggio infamità ministeriali, ma questo è un altro discorso. https://www.avvenire.it/attualita/caos-al-test-di-medicina-tutti-in-graduatoria_101991 Stamattina scorrendo i social mi son balzati all'occhio due post. Uno di un tizio che sosteneva che alle superiori ai suoi tempi lui avrebbe superato senza problemi tutti i test attuali. C'è del vero, a riprova che anche lo sterco ha una sua utilità nell'ecosistema. A scuola si studia sempre meno, e in nome della guerra ai "nozionismi" si è finito per uccidere il sapere e ad azzerare la preparazione. Tra i problemi principali degli studenti universitari odierni, c'è la scarsa o nulla padronanza del linguaggio. Quasi nessuno conosce il latino e il greco e dunque per costoro il significato di gran parte dei termini più comuni rimane avvolto nel mistero. Ma i test ministeriali per l'accesso a medicina non sono in alcun modo a livello scuola superiore, nemmeno della scuola superiore mia e forse nemmeno di quella dei bei tempi, quando mia madre alla maturità doveva portare tutte le materie dell'ultimo triennio, e quella sì che era maturità! Il che pone la questione dell'idiozia insita nell'attuale sistema che da un lato pretende giustamente lo studio di chimica, fisica e biologia a livello universitario, ma poi le comprime in sei settimane "pazze" in gran parte in videoconferenza che si concludono con esami a crocette. Questo è fare strame di discipline fondamentali, imponendo al tempo stesso alle università di abbassarsi a livello di scuole radio elettra qualunque (che ai tempi erano peraltro probabilmente più serie). Il secondo post era invece di una tizia che osservava come in realtà per superare questi test, come del resto in generale di fronte a qualsiasi esame, basterebbe studiare. Il che è altrettanto vero. Ogni tanto anche io, di fronte a studenti chiaramente impreparati che pietiscono ulteriori appelli per "tentare", non mi trattengo e sbotto che per passare gli esami basta studiare. Ma lo faccio forte di un corso svolto in aula su un numero di lezioni appropriato e con l'indicazione della bibliografia e delle fonti su cui preparare il programma nel suo complesso. Qui le lezioni sono state abborracciate in poche settimane, quando in aula e quando sul web, con appelli importi pochi giorni dopo il loro termine, a base di quiz a crocette e - a quanto mi risulta - senza nemmeno l'indicazione di testi su cui prepararsi. Così ho motivo di ritenere che le differenze pur minime tra le diverse università riguardo all'esito degli esami possano essere dovute più che altro alla casualità di aver impiegato un testo di riferimento piuttosto che un atro (non voglio nemmeno pensare che possa entrarci il fatto che a vigilare sulle prove siano stati i medesimi docenti che hanno tenuto i corsi). Vero dunque che per superare gli esami basta studiare, ma lo studio deve poggiare su solide premesse ottenute tramite la frequenza alle lezioni, il confronto con i docenti e il giusto tempo per sedimentare le conoscenze attraverso lo studio di testi di riferimento. Tutto questo non c'entra nulla con il semestre di medicina, come del resto c'entra sempre meno anche con la didattica universitaria nel suo complesso, compressa nell'esigenza di acquisire crediti e laurearsi nei tempi canonici, questione che ormai sta più a cuore ai docenti che agli studenti, essendo le università "valutate" dal ministero ai fini dell'assegnazione dei finanziamenti tra l'altro proprio sulla base della rapidità con cui gli studenti conseguono crediti e titoli e del numero di fuori corso, che deve essere idealmente nulla.
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I CANCRI COREANI 🌺🌺🌺 Mentre spopola sui social lo studio francese sui vaccini, che noi consideriamo il giusto https://t.me/MarCosent/4650 per "par condicio" va citato sul medesimo argomento lo studio coreano pubbliato lo scorso settembre, ovviamente molto meno stamburato dai vaccinisti "senza se e senza ma" e molto più gradito a chi i vaccini covid li considera sterco del diavolo (non senza qualche ragione). https://link.springer.com/article/10.1186/s40364-025-00831-w Personalmente, trovo quest'ultimo studio valido tanto quanto quello francese e come tutti i migliori studi epidemiologici. Perdonerete l'autocitazione: "Gli studi osservazionali sono per definizione sempre gravati da fattori distorsivi di vario genere. Quale che sia il risultato, che ci piaccia o meno. Dove non ce ne sono è perché gli autori li hanno nascosti per bene." In questo studio in particolare basti guardare il pannello B della figura 1: i non vaccinati finiscono per avere meo tumori non perché i vaccinati ne abbiano di più ma perché i non vaccinati se ne vedono diagnosticati di meno nei primi sei mesi, e poi i due grafici proseguono paralleli. Perché questo? E chi lo sa? Epidemiologia. Il che non toglie che i vaccini covid abbiano la capacità di promuovere i tumori in molteplici maniere: https://t.me/MarCosent/4542 E tuttavia, prendiamo per un momento sul serio lo studio coreano, che ha considerato 8 milioni di persone. Il medesimo pannello B della figura 1 ci dice che alla fine dell'anno di osservazione la differenza tra vaccinati e non vaccinati era di meno di 10 casi di tumori per 10.000, praticamente meno di uno su 1.000. Che sarebbe ovviamente una strage, se si moltiplica per i miliardi di vaccinati, ma non è un livello tale da rendersene conto nella vita di tutti i giorni. Uno su mille. Quindi, o sbaglia per difetto lo studio coreano oppure non tutti i casi di tumore di cui veniamo a conoscenza sono riconducibili ai vax covid, i quali sempre in base allo studio coreano sarebbero responsabili di un aumento del rischio di vari tumori di circa il 20-50% (rischio relativo) e in assoluto di un caso su 8-10, a spanne. Di plausibile lo studio coreano ha il maggior rischio nelle donne, in accordo con il profilo estrogenico della spike, che rende probabili tumori estrogeno-dipendenti tipici del sesso femminile. Per il resto, qualsiasi studio in più sull'argomento, specie se ben fatto come quello francese o quello coreano, sono i benvenuti. Ma che non ci si aspetti lo studio "salvifico" in un senso o nell'altro. La ricerca procede per approssimazioni, ogni studio è un mattone che si aggiunge al muro, come verrà alla fine il muro è il risultato della somma dei mattoni, che hanno tuttavia assemblati con ragionevolezza e criterio. E a me pare che i mattoni disponibili sull'argomento siano più che sufficienti per considerare tra i fattori causali di determinati tumori i vaccini covid, più o meno come accade per il fumo di sigaretta, per dire. Che infatti nessuno si sogna di rendere obbligatorio.
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LA MORTE SUA - RELOADED 🌺🌺🌺 Sullo studio francese, stamburato per mari e monti dal momento che certificherebbe per i vaccinisti la sicurezza del vaccini covid (pare di vederli asciugarsi la fronte imperlata di sudore mentre sospirano sollevati...), quel che mi pareva fosse il caso di osservare lo ho scritto qui: https://t.me/MarCosent/4650 Voglio tuttavia segnalare due ulteriori post che ho avuto occasione di leggere in questi giorni, entrambi molto di buon senso ed equilibrati, soprattutto il primo. Sarebbe forse chiedere troppo che la pubblica discussione avesse la lucidità e la ragionevolezza delle loro autrici? L'INFINITA GUERRA DI RELIGIONE SUI VACCINI di Lavinia Marchetti https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=pfbid02TPvxe5xWhAKbibpQ55PPdaBvHxfJJnZ2QbzqVwYRRds16ZifGgY89Y9J9GmgZgYBl&id=61554708501839 SIGNORE E SIGNORI, ECCO A VOI IL MIRACOLO CERTIFICATO di @Carmen Tortora https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=pfbid0og8Cv3MQfb7f1bfztYJqjbV2QNhutSMAe2FeiwMYnhXmaHwq9SfSLJB2JRJjVbQyl&id=61568792593700 Buona lettura!
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L'EMERGENZA 🌺🌺🌺
L'EMERGENZA 🌺🌺🌺
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LA COOPERATIVA 🌺🌺🌺 Trapelano in questi giorni sui giornali dettagli del caos dei giorni scorsi in uno degli ospedali asseritamente migliori d'Italia. Qui di seguito l'estratto di un'email di un medico dell'ospedale che segnala alcuni degli aspetti più critici: "Come da oggetto e accordi intercorsi a seguito della telefonata di oggi, le invio l'elenco di alcune delle principali e più gravi criticità da me riscontrate nella notte tra il 5 e il 6 dicembre, nei reparti Admission room 3I, Medicina Generale intensiva. e Medicina Generale. C.A. 3I in qualità di medico di guardia di turno. Un infermiere del primo gruppo (letti 301.1-306) riferisce di non aver mai fatto affiancamento in reparto e di essere al suo primo turno presso l'Ospedale San Raffaele. Non sapeva dove fossero i farmaci, non risultava in grado di caricare gli esami ematici su SAP (piattaforma informatica, ndr), non in grado di gestire NIV, (ventilazione meccanica non invasiva, ndr) nè terapia insulinica in continuo. Carrelli infermieristici disordinati e non rinnovati. L'infermiera destinata ai letti di Admission Room non sapeva i nomi dei farmaci prescritti, non comprende bene l'italiano (Amiodarone 150mg, diventa modarone 500mg). La medesima infermiera commetteva errore di somministrazione di amiodarone somministrandola a 200ml/h anziché a 20ml/h (1h anzichè 12 ore) per paziente (omissis) di admission room (indicazioni di somministrazione correttamente riportate nel programma di prescrizione e riportate anche su carta da parte mia per agevolare la prescrizione da parte dell'infermiera che colta in flagranza riferiva di aver gettato il mio scritto) La stessa infermiera attorno alle ore 5 si allontanava definitivamente dal reparto, senza più ripresentarsi. Si rendeva necessario richiedere al personale infermieristico rimanente di coprire anche i letti non più presidiati". "Quasi tutte le terapie della notte risultavano scadute, rendendo impossibile capire se fossero state effettivamente somministrate o meno. Si consigliava agli infermieri di riportare in diario di cartella cartacea infermieristica, confermando le prescrizioni effettivamente somministrate". Secondo questo resoconto, "la maggio parte degli infermieri non era ancora dotata di credenziali personali, per cui venivano usate da quasi tutti le credenziali di una collega, per vedere e somministrare la terapia". Tutte situazioni abbastanza ovvie e prevedibili, se affidi l'assistenza a personale esterno, che ruota qua e là contando unicamente su qualche momento di "affiancamento" per prendere confidenza con l'organizzazione dei reparti. Personale oltre tutto con conoscenza limitata della lingua italiana. Infine, leggo in qualche post che la vicenda si sarebbe verificata in un reparto di non solventi, ovvero con posti letti convenzionati con il SSN e non pagati privatamente. Raccomanderei di non cullarsi dietro questa falsa rassicurazione: la notizia di cronaca è solo la punta di un iceberg, o - meglio - il fronte di un'onda che viene da lontano e sale inesorabilmente, sempre di più e in maniera inarrestabile. Chi sta seduto sul ramo più alto godrà semplicemente di un'agonia più lunga. https://milano.repubblica.it/cronaca/2025/12/09/news/san_raffaele_caos_reparto_iceberg_mail_medico_infernieri-425031211/
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L'E' TUTTO SBAGLIATO! 🌺🌺🌺 La bibliometria citazionale in tutto il pianeta è il totem fideistico che definisce l'importanza degli studi, l'autorevolezza dei ricercatori, il rilievo delle riviste scientifiche e delle istituzioni accademiche e di ricerca. Ora uno studio appena pubblicato in preprint rivela che da almeno 14 anni un errore sistematico nell'indicizzazione delle citazioni di alcune delle maggiori riviste di Springer-Nature avrebbe pesantissimamente falsato tutti gli indicatori, da quelli individuali a quelli collettivi. Commenta la rivista online ROARS: https://www.roars.it/un-bug-nei-dati-springer-nature-scuote-la-bibliometria/ "Il problema questa volta va considerato su tre piani distinti. 1. Il livello dei dati e delle metriche. Gli errori influenzano direttamente gli indici basati sulle citazioni: molti articoli attualmente “highly cited” diventeranno articoli “normali” dopo la correzione. Ciò avrà effetto sugli autori (sui loro h-index, conteggi complessivi, ecc.), su indicatori avanzati come SNIP, e sututti quelli basati su “top-cited papers” per rivista, istituzione, settore o Paese. In pratica, abbiamo lavorato per anni con dati in cui molti (quanti?) “highly cited papers” non erano realmente tali. (L’IF, per costruzione non è alterato dall’errore). 2. Il livello comportamentale. Qui entra in gioco il ben noto Effetto Matteo: gli articoli percepiti come molto citati tendono a ricevere ulteriori citazioni proprio per la loro fama. L’errore iniziale nei metadati ha quindi verosimilmente influenzato il comportamento dei ricercatori, che hanno citato lavori “falsamente” molto citati. Questo secondo effetto non è correggibile: quante di quelle citazioni sopravvivranno anche dopo la bonifica dei dati? 3. Il livello istituzionale. Le conseguenze riguardano la valutazione della ricerca e le carriere accademiche. Il peso di questo errore è proporzionale all’uso — spesso acritico — che le istituzioni fanno delle metriche di citazione. In Italia, come è ben noto, il ministero e ANVUR hanno imposto l’uso di indicatori bibliometrici come requisito per l’Abilitazione Scientifica Nazionale e per le progressioni di carriera universitarie. Dobbiamo chiederci fino a che punto un errore sistemico come questo possa aver alterato carriere individuali e valutazioni istituzionali." Il re è nudissimo insieme ai suoi sudditi, il problema è tuttavia che a nessuno interessa, occupati come sono tutti a fare gli elicotteri con i rispettivi H-index...
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TOSSICOLOGIA BIBLIOMETRICA 🌺🌺🌺 E' di qualche giorno fa la notizia della ritrattazione dello studio pubblicato nell'aprile 2000 e divenuto pietra angolare dell'edificio che ha sostenuto in tutti questi anni la sicurezza del glifosato, erbicida al centro di controversie scientifiche e giudiziarie per via dei suoi possibili legami con tumori e disturbi del neurosviluppo: https://t.me/MarCosent/4627 Le ragioni della ritrattazione riguardano la mancata considerazione di studi tossicologici con risultati sfavorevoli, disponibili già ai tempi della pubblicazione, l'inclusione di studi realizzati da Monsanto, produttore del glifosato, e il ruolo di dipendenti Monsanto nella stesura dello studio ("ghost writing"). Basta dare un'occhiata su Google Scholar per rendersi conto che lo studio è stato citato in questi anni 1311 volte: https://scholar.google.com/citations?view_op=view_citation&hl=it&user=OzLXhpoAAAAJ&citation_for_view=OzLXhpoAAAAJ:u-x6o8ySG0sC Significa cioé che ci sono 1311 fonti che lo menzionano come riferimento autorevole e credibile per la sicurezza del glifosato. Tra queste, articoli scientifici, linee guida e documenti istituzionali nazionali e internazionali, riferimenti quali le schede di Wikipedia e tante altre fonti web. Per inciso, quelle medesime alle quali si abbeverano le IA per fornire poi risposte alle domande di milioni di utenti più o meno sprovveduti. In altri termini, i "pozzi" sono avvelenati in maniere molteplici e per molti versi non rimediabili. Tanti auguri!
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ENEMIES WITHIN 🌺🌺🌺 "In una lettera di “orientamento” destinata alle famiglie degli alunni di terza media che devono scegliere il proprio percorso di scuola superiore, il Ministro dell’Istruzione e del Merito promuove con enfasi i “percorsi della filiera tecnologico professionale”. Impegnato a inseguire le esigenze del mercato e del sistema delle imprese, egli quasi si dimentica dei licei (in particolare il classico e lo scientifico, che nemmeno nomina), con l’unica eccezione dell’ineffabile “liceo del Made in Italy”." Leggi il Comunicato sulla Scuola di ContiamoCi! https://www.contiamoci.net/post/l-orientamento-secondo-il-ministro
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LA MORTE SUA 🌺🌺🌺 Ultimamente gira sui social l'ennesimo studio osservazionale, stavolta dalla Francia, che associa ai vaccini covid una minore mortalità sia per covid che per qualsiasi altra causa. Ovviamente i provax organizzano rave e gli antivax si affannano a scovare i "cheap trick" della ricerca. Trama scontata. Mia opinione, copiabile e incollabile sotto qualsiasi studio osservazionale presente, passato e futuro. Anticipo qui le conclusioni, per chi non voglia leggere fino in fondo: per dare risposte credibili alla questione se i vaccini covid salvino vite si facciano trial clinici controllati come negli USA ha proposto anche Vinay Prasad, direttore del CBER FDA. Per il resto, valgono le considerazioni qui di seguito. https://jamanetwork.com/journals/jamanetworkopen/fullarticle/2842305 Gli studi osservazionali sono per definizione sempre gravati da fattori distorsivi di vario genere. Quale che sia il risultato, che ci piaccia o meno. Dove non ce ne sono è perché gli autori li hanno nascosti per bene. Personalmente, per diffidare dei vaccini covid mi basta che (1) i vari trial clinici anche messi tutti insieme (c’è almeno una metanalisi in letteratura) non mostrano alcun effetto sulla mortalità (a dire il vero a memoria mi pare che l’unico che migliora la mortalità covid sia proprio AZ), (2) se qualcosa hanno detto i trial è che forse la mortalità aumenta (vedi il trial Pfizer dove prima di sfasciare il placebo ci furono più morti tra i vaccinati, essenzialmente per cause cardiache), (3) gli studi farmacotossicologici mostrano potenziale lesivo diretto da parte della spike, in molti studi esaminata solo in relazione al virus ma in diversi anche in relazione al vaccino, con meccanismi differenti che rendono più che plausibili i nessi causali con varie malattie e con i decessi. A proposito di questi ultimi, ne abbiamo ormai molteplici provati, nella letteratura scientifica, nelle aule dei tribunali e ora pure nella farmacovigilanza USA. Questo dovrebbe mettere la parola fine al tema del’obbligatorietà anche indiretta, anche se ovviamente è responsabilità della politica recepire l’evidenza clinica. Infine, per quel che vale la mia opinione trovo sia impresa con poche speranze, una sorta di fatica di Sisifo, trovare correlazioni tra i vaccini e aumento della mortalità tanto più totale, per almeno due ordini di motivi: (i) i dati disponibili hanno enorme rumore di fondo e (ii) non mi aspetto che la mortalità da vaccini sia tale da vedersi a livello macro, sulla mortalità totale, oltre tutto in maniera che non possa essere messa in discussione. Ultima cosa, ancora sullo studio che segnali: dato che il risultato se leggo bene correla i vaccini con una minore mortalità totale dovrebbero essere gli autori per primi ad ammettere onestamente che c’è qualcosa che non va: anche ipotizzando che i vaccini covid siano una panacea, è ovvio che devono aver effetto sulla sola mortalità covid. Uno studio che veda effetti sulla mortalità totale ottiene un risultato controintuitivo, che va spiegato. Come se testassimo un insetticida domestico e scoprissimo che il suo uso si associa ad esempio a migliori prestazioni scolastiche dei nostri figli. Tutto può essere ma va spiegato, altrimenti stiamo alla correlazione scambiata per causa.
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OMS, BUSINESS E SALUTE GLOBALE 🌺🌺🌺 Parla il Prof. Eduardo Missoni. https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=1440114441455749&id=100063716214165&rdid=1Xtm5vfYsRKR5mkA
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IN FILA PER TRE 🌺🌺🌺 La lettura di questo pezzo come di consueto brillante e acuto dell'amico Andrea Zhok mi fa tornare alla mente quei colleghi che tanti anni fa, quando ancora pensavo che valesse la pena stare nelle istituzioni accademiche, stigmatizzavano certe posizioni critiche nei confronti del rettore dell'epoca osservando che si doveva al contrario assecondare gli organi di governo nelle loro politiche, condivisibili o meno, così da garantire il buon funzionamento complessivo dell'istituzione. Questo accadeva una quindicina di anni fa, e da allora di passi ne sono stati fatti, eccome. In quella precisa direzione. "Il teatro che non concede il palcoscenico ad un dibattito che protrebbe contestare la lettura oggi prevalente rispetto alla Russia non sta, ovviamente, mettendo in discussione quelle opinioni. Non le conosce, non gli interessa conoscerle, non sarebbe in grado di discuterle e non vuole discuterle. Sta solo lanciando un segnale alla propria catena di erogatori di prebende, un segnale che dice: "Ci siamo capiti, sono ottemperante, sono a disposizione." La stessa cosa fanno i Zerocalcare, gli Augias et alii, con i loro proclami che ricordano tanto Ecce Bombo ("Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?"). Stanno segnalando alle loro catene (afferenti ai medesimi erogatori) che stanno dalla parte dei buoni, di chi sa come pensarla giusta, quelli di cui ci si può fidare, che non metteranno mai in imbarazzo i vertici della catena alimentare." La catena alimentare, precisamente. https://t.me/andreazhok/687
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FAMMI DIVERTIRE 🌺🌺🌺 Sandro Giacobbe è stato senza alcun dubbio uno dei cantanti che con le sue canzoni ha segnato la giovinezza di tanti tra cui la mia. Voglio ricordarlo con questo brano che è forse il suo ultimo vero successo, pubblicato nell'estate del 1984, mentre mi lasciavo alle spalle la maturità liceale e mi avviavo all'avventura universitaria. E quel ritornello semplice e ritmato è sempre rimasto con me. https://www.youtube.com/watch?v=kDnIM7P6AHA
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DECESSINECCESSO 🌺🌺🌺 Il più recente fascicolo dell'autorevolissimo BMJ conferma che anche in UK prosegue il dibattito sul possibile eccesso di morti associato alle campagne vaccinali covid. https://www.bmj.com/content/391/bmj.r2499 Il refrain è sempre quello: i critici delle politiche pandemiche richiedono i dati "ufficiali" alle istituzioni che li negano oppure li forniscono in forme inutilizzabili. Mentre le maggiori riviste scientifiche internazionali sfornano a manovella studi basati su modelli matematici che dimostrano come i vaccini covid abbiano salvato decine di centinaia di migliaia di milioni di persone,l'ultimo l'altro giorno sull'altrettanto autorevolissimo The Lancet, che stimava 14 milioni. Ovvio che poi persone ingenue e in buona fede come il tizio che commentava ieri sotto un mio post sono convinte che i vaccini ci abbiano salvato. Trascurando ad esempio l'attenuazione progressiva del virus e soprattutto il contagio e la guarigione della ormai totalità della popolazione mondiale, con conseguente immunità. Non per nulla esiste tutto un filone che si è inventato l'immunità ibrida come "top di gamma" per promuovere comunque i vaccini tra i guariti. Non ho mai nascosto di essere appassionato il giusto, ovvero nulla o quasi, a questo tipo di discussioni. L'epidemiologia ci ha messo anni, spesso decenni, talora secoli a liberarci di compagnie quali la talidomide, il fumo di sigaretta o l'asbesto. Lo scorso anno nell'indifferenza generale è stato ritirato il farmaco antiulcera più popolare al mondo, la ranitidina, presente sul mercato da decenni, in quanto riconosciuta contaminata da un cancerogeno. Studi epidemiologici hanno ricercato un eccesso di tumori tra gli utilizzatori di ranitidina, finendo per non trovarne quasi mai. https://t.me/MarCosent/3496 Eppure la ranitidina è stata ritirata dal commercio. Perché? Perché contiene un cancerogeno, studiato sperimentalmente e dimostrato tale. E quindi, discorso chiuso, eccesso di tumori o meno. Al contrario, se la ranitidina non fosse stata adeguatamente studiata per i suoi effetti diretti in laboratorio, nessuno si sarebbe accorto del cancerogeno. E nessuno dunque avrebbe pensato di intervenire. Occhio non vede. E i vaccini covid? Potrebbero ad esempio contenere sostanze cancerogene? La risposta è: sì, abbiamo numerose evidenze che ci suggeriscono che potrebbero: https://t.me/MarCosent/4541 E converrebbe dunque studiarli in tal senso. Nel frattempo, sono comunque disponibili abbastanza evidenze per concludere con certezza (con CERTEZZA!) che in una frazione indefinita di casi i vaccini covid uccidono: https://t.me/MarCosent/4630 E, ancora una volta, il tema non è QUANTO uccidono. Ma se almeno dieci bambini sono stati uccisi dai vaccini covid (almeno 10, stima prudente), è abbastanza ovvio che quanto meno questi prodotti non possano essere imposti con la forza (astenersi: non c'era l'obbligo, non dovete per forza dimostrare di meritare l'interdizione), e nel frattempo è indispensabile poterli studiare in laboratorio, per rednersi conto dei loro eventuali difetti e falle. Tanto più visto il successo commerciale che stanno avendo e la loro prevedibile futura diffusione. Che è paradossalmente poi il motivo per cui è così difficile studiarli. Un po' come la ranitidina, ritirata quarant'anni dopo e miliardi di utilizzatori dopo, quando a brevetti ampiamente scaduti gli interessi legati a essa stavano evaporando. Così va il mondo e così è la vita.
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"NESSUNO HA COPIATO!" 🌺🌺🌺 Così qualche giorno ha il ministro dell'università Bernini a proposito delle irregolarità negli esami del semestre filtro di medicina. E in effetti non le si può dare torto: a giudicare dalla valanga di bocciati e dai voti ai limiti della sufficienza dei pochi che gli esami li hanno risicatamente superati, come anticipavamo ieri https://t.me/MarCosent/4623 davvero nessuno o quasi deve aver copiato. "Le cifre degli atenei sono un bollettino di guerra. All’Università Statale di Milano, su 3.173 studenti solo il 12% ha superato Fisica. All’Alma Mater di Bologna la percentuale è del 10%. A Catania si scende al 9,4%, mentre a Bari i promossi in Fisica sono il 10,3%. Un po’ meglio, ma non troppo, va a Palermo (13%) e alla Bicocca di Milano (17%). Anche le medie dei voti sono basse, spesso poco sopra la sufficienza: 21,9 in Biologia, 21,2 in Chimica, 21 in Fisica." https://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/semestre-filtro-medicina-fisica-ferma-circa-il-90-degli-studenti-ora-rischio-posti-vuoti-in-facolta/ Tocca ricordare la vecchissima barzelletta di Del Piero e Totti: "A' Francé, come è andato l'esame?" "Male, Alessà, ho consegnato in bianco!" "Pure io!" "Ammazza, mo' se pensano pure c'amo copiato!"
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