Guerrieri per la libertà

Sarà un tempo sereno, un tempo da inni. Con un sol gesto l’aria fenderò, pronuncerò solo parole immacolate. Dirò “cielo”, “fonte”, dirò “sole” e “lacrima” e “musica”, “immunità”. Sarà il tempo in cui il mio ricordo non sarà sfiorato da eco di massacri ma da aliti soavi di poesia ché a volte anche il sangue alita. Di tutto quel che un tempo era promiscuo conservo solo il sacro e mossa al perdono loderò i contrasti perdonanti. Dirò “cielo” e “sole” ma anche “musica” e sarà “sole”, “musica” e “cielo” intorno a me e intorno al mondo. Le vocali assumeranno, naturali, la loro gloriosa aureola. E verrà il tempo sonoro, scintillante, un tempo solenne e puro, un tempo da inni e verrà un giorno il tempo! Oh se verrà! - Nina Cassian

🇬🇧 A Londra un insegnante è stato sospeso per aver detto che la Gran Bretagna è cristiana Secondo il Telegraph, la frase rivolta a uno studente musulmano, che la Gran Bretagna è "ancora un paese cristiano", ha portato a una segnalazione ai servizi di protezione dell'infanzia e a un controllo della polizia.

❌ Nel 1972 la Fiat 127 non era solo un’auto: era l’Auto dell’Anno e, senza troppi complimenti, anche l’auto della vita quotidiana italiana. Nata nel 1971, la 127 arrivò come una ventata d’aria nuova: trazione anteriore, motore trasversale, spazio sfruttato come si deve. Piccola fuori, furba dentro. Nel 1972 l’Europa se ne accorse e le diede il titolo: non per moda, ma per intelligenza progettuale. Una Fiat che faceva scuola. Negli amarcord la si ricorda parcheggiata sotto casa, color senape o verde bottiglia, con i sedili in skai che scottavano d’estate e il motore che partiva sempre, anche con mezzo giro di chiave. Ci caricavi la spesa, i bambini, le valigie per il mare e pure un mobile Ikea… quando Ikea ancora non c’era. La 127 non prometteva sogni: manteneva promesse. E nel 1972 diventò ufficialmente ciò che era già nei fatti: l’auto giusta al momento giusto. Una lezione di concretezza che oggi manca parecchio. https://youtube.com/shorts/ROmY4h51iwI?feature=share

Tensioni transatlantiche sulla disputa per gli asset russi Il 10 dicembre 2025 l’amministratore delegato di BlackRock, Larry Fink, ha preso parte ad un colloquio organizzati dagli Stati Uniti con Zelensky, gli inviati dell’amministrazione Trump Jared Kushner e Steve Witkoff, il segretario al Tesoro Scott Bessent e il presidente della Banca Mondiale Ajay Banga. Le discussioni hanno riguardato l’integrazione della ripresa economica dell’Ucraina nei potenziali negoziati di pace, con proposte volte a convogliare gli asset russi congelati in strumenti di investimento destinati a infrastrutture come impianti energetici e data center. Secondo alcune fonti, un piano riservato statunitense prevederebbe di indirizzare tali asset attraverso strutture di investimento controllate dagli USA — probabilmente gestite o consigliate da società come BlackRock — per mobilitare capitale privato e accrescere significativamente i fondi disponibili. BlackRock ha evitato di commentare pubblicamente gli aspetti legali ed etici del sequestro degli asset, considerato illegale dal diritto internazionale. Questo approccio si contrappone alla linea dell’UE, che punta a proseguire gli aiuti militari all’Ucraina finanziandoli con asset russi congelati indefinitamente, praticamente un vero e proprio furto. Le proposte europee prevedono un utilizzo misto, civile e militare, dei fondi; al contrario, l’amministrazione Trump, con il sostegno di BlackRock, privilegia progetti economici di lungo periodo, ritenuti più redditizi per i gestori di fondi di investimento e che presentano meno incertezze rispetto al sostegno militare soprattutto alla luce della superiorità russa sul campo. La posizione di BlackRock mostra una chiara preferenza per l’impiego degli asset russi congelati in investimenti economici piuttosto che nell’armamento dell’Ucraina, partendo dalla consapevolezza che più la guerra si prolunga, meno territorio resterà da cui trarre profitto. In sostanza, entrambe le parti vorrebbero mettere le mani sugli asset russi, ma gli Stati Uniti cercano di mantenere l’apparenza di un rispetto formale del diritto internazionale, legando tali risorse alla de-escalation e alla ricostruzione. E' utile ricordare che nel novembre 2022 la cooperazione tra BlackRock e il governo ucraino è stata formalizzata con un Memorandum of Understanding (MoU), che prevedeva la consulenza della società al Ministero dell’Economia. BlackRock è diventata il più grande gestore di asset al mondo grazie alle crisi: dopo i crolli finanziari del 2001 e del 2008 ha avuto un ruolo centrale nel consigliare governi e imprese, pur essendo direttamente coinvolta in entrambe le crisi, ed è stata incaricata dalla Federal Reserve di gestire il massiccio programma di acquisto di debito societario in risposta alla crisi ingegnerizzata dal Covid-19. Nel febbraio 2023 JP Morgan, la maggiore banca statunitense, ha seguito l’esempio di BlackRock firmando un MoU con Zelensky, con l’obiettivo di attrarre capitale privato per un nuovo fondo di investimento inizialmente dotato di 20-30 miliardi di dollari. Se si vuole convincere investitori, aziende e istituzioni a partecipare a un nuovo progetto fraudolento, occorre presentarlo con un nome accattivante: “Investire nella ricostruzione dell’Ucraina” suona molto meglio di “Finanziare una guerra per procura” agli occhi di chi gestisce un fondo pensione. https://substack.com/profile/222488588-laura-ruggeri/note/c-187587191

Continua su YouTube Francesco Carbone https://www.youtube.com/live/wleZ53Sy6nw?si=iKPQS26DYAMfUwVI Facebook https://www.facebook.com/share/p/1c43Vk1JL5/ TIK TOK https://vm.tiktok.com/ZNRFkauqE/ Francesco Carbone Presidente dell'Associazione Governo del Popolo APS.

Gaza, dicembre 2025

⚠️ TRENT’ANNI DI DOGMI LIBERISTI: IL GOLPE SILENZIOSO DELLE ÉLITE❗️ Alex Marquez ⏹️ C’è un punto preciso in cui la storia recente ha iniziato a perdere lucidità: quando si è deciso che il mercato, da strumento, potesse assurgere a divinità civica. 🔘 Da allora, tre decenni di devozione ultraliberista hanno generato ciò che era ampiamente prevedibile, ma che molti fingono ancora di non vedere: un’aristocrazia globale fatta di finanzieri senza volto, apparati tecno-industriali che legiferano più dei parlamenti e un sottobosco di interessi illeciti che prospera nei vuoti creati da istituzioni sempre più fragili. 🔘 Il risultato è l’assalto ordinato, metodico, quasi elegante, a ciò che resta delle democrazie occidentali. La narrazione dominante continua a ripetere che siamo nel migliore dei mondi possibili, mentre le stesse élite che hanno beneficiato dell’esproprio politico degli ultimi decenni agiscono indisturbate per ridurre la sfera pubblica a un perimetro residuale. 🔘 E se qualcuno trova il quadro eccessivo, può sempre rifugiarsi nell’idea consolatoria secondo cui “la storia è fatta di cicli”. Certo: cicli che però hanno sempre la stessa direzione quando a governarli sono oligarchie che non rispondono a nessuno. Continua ⤵️ Riassunto punti salienti 🔴 LIBERTÀ E DEMOCRAZIA 👉  Canale Libertà e democrazia 👉  @liberademocrazia

Alla fine ci ritroviamo nella situazione paradossale di aver preso un modello pragmatico di matrice americana come un’ideologia eterna, di averla coltivata e implementata con tipica astrattezza europea, di esserne caduti vittima, e di rimanere alla fine con il cerino in mano mentre gli stessi americani – come hanno fatto più volte nella storia – girano la nave di 180° perché ora è nel loro interesse fare così. Impoveriti, invecchiati, senza futuro, senza identità, senza visione, marginali ma con la presunzione di essere ancora chi dà le carte. Materialmente i margini per cambiare rotta ci sarebbero ancora, ma il muro di ottusità creato ad arte negli ultimi decenni - e consolidato nei luoghi strategici di formazione della pubblica opinione - non sembra essere prossimo a cedere, e senza una rivoluzione culturale nessuno spiraglio si può aprire.

🇦🇺 #NEW Uno degli assalitori a Bondi Beach, Sydney, è stato disarmato da un passante. Sky News Australia conferma il bilancio di 10 morti a seguito dell'attacco contro un evento di Hanukkah a Bondi Beach. 👉 Unisciti a @estero24hnews

SPIRITO… LA NOTTE OSCURA DEL BATTISTA 3a Domenica di AVVENTO Le prime due domeniche di Avvento ci parlano della venuta ultima di Gesù la Parusia, mentre le ultime due ci preparano alla Sua venuta storica nell’Incarnazione. E sia la parola “Avvento” che “parusia” esistevano già. Avvento, dal latino adventus, celebrava l’incoronazione dell’imperatore. E parusia significava la visita del re a una determinata città. Ciò apportava migliorie, come l’aggiustamento delle strade, e la città riceveva privilegi dal Sovrano. * Il Battista dubbioso? Nel Vangelo di oggi vediamo un Giovanni Battista dubbioso, in piena crisi. È in carcere, luogo oscuro e angoscioso, che fa piombare nella notte oscura anche il suo spirito. Dopo aver riconosciuto in Gesù l’agnello di Dio, ora manda a chiedere se sia Lui quell’agnello. Crisi di certezze nella mente di Giovanni: si affollano gli interrogativi: avrò sbagliato tutto, non sarà Lui l’atteso da Israele, chi dobbiamo aspettare? E manda i suoi discepoli a chiederGlielo. Perché il Battista era un grande maestro che aveva dei discepoli, ma anche le folle andavano ad interrogarlo: soldati, farisei e sadducei e andavano in fila a farsi battezzare da lui al fiume Giordano. Ma ora è proprio lui che interroga e si interroga. Sarà Lui il Messia o no? Perché questo dubbio dopo che l’aveva già riconosciuto? E che lui stesso aveva rifiutato il titolo di messia che gli avevano già quasi attribuito, indicando Gesù come Messia. E aspetta la risposta che arriva precisa: “Andate a dire a Giovanni ciò che vedete: i ciechi vedono, i sordi odono, i lebbrosi sono guariti, i morti risuscitano …” Forse il Battista era tributario anche lui della mentalità ebraica secondo cui il Messia doveva essere il forte, il potente che faceva piazza pulita del nemico e liberava Israele dal giogo romano. * Quale Messia? Davanti a questo Gesù mite e compassionevole, mentre aspettava il potente con tanto di eserciti, Giovanni si sarà detto: o è sbagliata l’attesa, o non è lui l’atteso. E invece era sbagliata la concezione messianica: Gesù non era venuto con eserciti per mandare a casa l’invasore romano, ma per scacciare il nemico ben più pericoloso, il maligno che portava la perdizione eterna. La risposta di Gesù verte sul terreno delle opere, non delle parole: “andate a dirgli. I ciechi vedono ecc. e termina con:” e beati coloro che non trovano in Me motivo di scandalo” cioè pietra d’inciampo. Come dire “Giovanni attento a non inciampare a causa di questa nuova immagine che non corrisponde a quella che ti aspetti”. Deve accettare questo metodo umile e quasi fallimentare di un messia che non alzerà la voce e non spegnerà lo stoppino smorto. Anche Giovanni deve fare un cammino di fede e credere nel messia umile e compassionevole piuttosto che in quello vigoroso con in mano il ventilabro. Dopo tutto ciò vediamo Gesù che elogia il Battista definendolo più che un profeta, anzi il più grande tra i figli di donna. Diceva il cardinal Newman: “Vivere è cambiare, ed essere perfetti è aver cambiato spesso”. Proprio come ha dovuto fare il Battista. Wilma CHASSEUR (Teologa) https://t.me/guerrieriperlaliberta

Scritto 8 anni fa, ma credo sempre attuale, Anzi, più che mai. 13 dicembre Le popolazioni norrene, in questo giorno, organizzano incantevoli processioni di giovani ragazze con candele e lumi, al fine di pregare santa Lucia di portare la luce, nel momento più buio dell'anno. Io credo che tutti noi dovremmo pregare la nostra santa non solo per proteggere la nostra vista fisica - di gran lunga il più prezioso dei sensi - ma anche, e soprattutto oggi, di darci la capacità di vedere cosa accade intorno a noi, di capirne la cause, di individuarne i rimedi. Di illuminarci, insomma, nella mente e nell'anima, nel momento più buio della storia della nostra civiltà. E di darci la forza interiore di accettare la verità qualunque essa sia, e quindi l'umiltà di saper ammettere di aver sbagliato. E questa è impresa da eroi. La luce, infatti, a molti e in molti casi, dà fastidio, perché ci fa vedere quello che non vorremmo vedere, capire quello che non vorremmo capire. Ci fa diventare sgraditi ai ciechi. E a chi vuole restare cieco. Che Lucia ci illumini e ci dia il suo coraggio in questo martirio bianco della nostra vita.

Asst Valcamonica dal 13 dicembre reintroduce l’utilizzo delle mascherine in ospedale | Radio Voce Camuna https://www.vocecamuna.it/asst-valcamonica-dal-13-dicembre-reintroduce-lutilizzo-delle-mascherine-in-ospedale/

🔴🔴🔴 TARGET BULLETIN 🔶 Conflitto medio-orientale 🔥 IRAN-ISRAELE-USA 🔻 Le autorità iraniane annunciano il sequestro di una petroliera che trasportava 6 milioni di litri di carburante diesel nel Mar di Oman. 🔻 Wall Street Journal: Le forze speciali statunitensi il mese scorso hanno abbordato una nave nell'Oceano Indiano e hanno sequestrato componenti di tipo militare diretti in Iran dalla Cina. La nave è stata intercettata a centinaia di miglia al largo dello Sri Lanka, il suo carico è stato confiscato e distrutto, prima che le fosse permesso di proseguire il suo viaggio. La rara operazione mirava a interrompere gli sforzi dell'Iran per ricostruire i suoi programmi missilistici e di armi. 🔥PALESTINA 🔻 Barak Ravid (Axios): "I funzionari americani hanno informato i diplomatici europei che se i loro Paesi non invieranno soldati alle Forze internazionali di stabilizzazione [ISF] o non forniranno sostegno agli Stati che lo faranno, l'esercito israeliano non ritirerà le truppe dalla Striscia di Gaza". 🔥LIBANO 🔻 Il ministro degli Esteri libanese avverte di un imminente grande attacco israeliano. 🔷 Conflitto russo-ucraino 🔻 Oltre la metà dei posti letto ospedalieri della Moldavia sarà riservata ai militari ucraini. Si tratta di 9300 posti per il trattamento e la riabilitazione dei combattenti ucraini. In totale nel Paese ci sono circa 17.000 posti letto, e se la metà di questi sarà occupata dai militari ucraini, ciò minaccia una crisi senza precedenti nella sanità. 🔻 The Atlantic: L'amministrazione Trump ha effettivamente dato all'Ucraina il via libera per colpire la "flotta ombra" russa in acque internazionali. Inoltre, ha permesso attacchi alla logistica petrolifera russa e, in alcuni casi, ha fornito all'Ucraina informazioni di intelligence per colpire le infrastrutture energetiche russe. 🔻 Fronte di Huliajipole: Russi stanno cercando d'infiltrarsi in città da più posizioni, mentre la città è sotto bombardamento aereo e di artiglieria pesante. 🔻 Direzione di Kharkiv, unità d'assalto del Gruppo Nord continuano ad avanzare a Vilche e Prylipka, raggiungendo i sobborghi di Volchanski Khutory. Ci sono progressi nell'area di Lyman. Le battaglie continuano nel settore del fronte Melovoe-Khatne per espandere la zona di controllo delle truppe russe vicino al confine. 🔻 Kupiansk, l'AFU ha dimostrato il controllo incompleto da parte delle Forze Armate Russe su aree di costruzione e terreni precedentemente rivendicati. Arrivano rapporti di continui contrattacchi nemici. Attualmente, il 40% della città di Kupiansk è nuovamente sotto controllo ucraino, una percentuale che potrebbe aumentare a seguito dell'inizio del ritiro russo dalla parte occidentale della città. 🔻 BBC (citando lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina): Entro la fine dell'anno, tutte le legioni internazionali in Ucraina saranno sciolte. I mercenari continueranno a servire nelle forze d'assalto. 🟥🟥🟥 𝐬𝐞𝐠𝐮𝐢𝐦𝐢 𝐬𝐮 𝐓𝐞𝐥𝐞𝐠𝐫𝐚𝐦!

Gli Elkann forse finiscono il lavoro di liquidazione prima del previsto. Tether (la famosa crypto) offre sul piatto un'offerta per acquisire tutte le azioni della Juventus

Tether ha presentato a Exor una proposta vincolante, interamente in contanti, per acquisire la sua intera partecipazione nella Juventus Football Club. Previa approvazione delle autorità competenti, Tether intende presentare un'offerta pubblica per le restanti azioni allo stesso prezzo, interamente finanziata con capitale proprio e supportata da un impegno a lungo termine nei confronti del club.

Tether detiene al momento più dell'11% delle quote azionarie della Juve, vuole prendersela tutta. Visti i pessimi risultati persistenti, il management da anni continua a cambiare allenatori quasi mensilmente, quando anche un bimbo capirebbe che il problema non è a valle: è a monte. La proprietà, quindi il cervello decisionale, è fuggita all'estero. x.com/Tether_to 🔗 In_Telegram_Veritas

La decisione dell'Unione europea di congelare a tempo indeterminato 200 miliardi di asset russi proprio in un momento decisivo per i negoziati dimostra anche a chi ha il prosciutto sugli occhi una sola cosa: il maggior ostacolo alla pace in Ucraina, oggi, sono i governi e le istituzioni europee. E, naturalmente, a pagare i deliri di queste élite sono e saranno proprio i popoli europei. Ah, se ve lo state chiedendo: sì, anche il Governo italiano ha votato SÌ per metter in campo questa misura. Quando c'è da mostrare la propria sottomissione a Bruxelles, la destra ferocia non si smentisce mai. 👉 Segui PRO ITALIA 🇮🇹

IN ARRIVO I BAMBINI CRISPR Si sono spalancate le sataniche porte alla tecnologia CRISPR. Nessuno ne parla ovviamente. Una startup della Silicon Valley dall'inquietante nome Preventive sarebbe pronta a manipolare e a riscrivere il DNA dell’essere umano! E' una società impegnata su più fronti. Da una parte lo sviluppo dell'ingegneria genetica CRISPR/Cas9 per l’editing genetico, cioè la costruzione embrionale; dall'altra lo screening poligenico dal DNA di un embrione per prevedere quali malattie potrà sviluppare e quali caratteristiche psicofisiche si manifesteranno nel futuro (altezza, colore degli occhi per arrivare addirittura addirittura al QI 😂). Sapete chi sono i finanziatori di Preventive? Sam Altman, CEO di OpenAI, Brian Armstrong, fondatore di Coinbase e Peter Thiel cofondatore di PayPal e di Palantir. Non a caso rappresentano la punta delle ricerche sull’Intelligenza Artificiale e sulla digitalizzazione della Vita. Quello che ha aperto la strada a tale abominio è la PMA, Procreazione Medicalmente Assistita con diagnosi pre-impianto (DPI) e selezione embrionale. Oggi l’Intelligenza Artificiale permette la selezione e il monitoraggio in tempo reale di gameti ed embrioni. Se non avete ancora capito, questo è il cavallo di Troia del Transumanesimo!!! Ovviamente tutti sono distratti dalle guerre, dalla Russia, da Trump, mentre i Mengele 2.0 proseguono nel silenzio tombale mediatico! Articolo completo di Silvia Guerini www.resistenzealnanomondo.org/necrotecnologie/in-arrivo-i-bambini-crispr-silvia-guerini/

🇺🇸 L’AMMINISTRAZIONE TRUMP HA INIZIATO PER LA PRIMA VOLTA A ELABORARE PIANI RELATIVAMENTE COERENTI PER LA SPARTIZIONE DELL’EUROPA ⚡️Nei documenti trapelati, la Casa Bianca punta a fare leva su Austria, Ungheria, Italia e Polonia come «arieti» nella contrapposizione con Bruxelles e la burocrazia europea. ↔️Nelle recenti elezioni in Polonia, gli emissari di Trump hanno apertamente sostenuto la candidatura di Karol Nawrocki. Nel 2027 nel Paese si terranno elezioni parlamentari, in cui le forze di destra potrebbero riconquistare il controllo del Sejm e del governo. Tra queste potrebbero emergere anche gli euroscettici della crescente «Confederazione» — critici sia dell’Ucraina che di Bruxelles. ↔️In Austria è possibile uno scenario di elezioni anticipate: nei sondaggi domina il partito di destra «Freiheitliche Partei Österreichs» (FPÖ), che punta a ricostituire il «Gruppo di Visegrád» come contraltare alla burocrazia europea. La loro agenda risulta estremamente popolare e oggi i consensi raggiungono il 40%. Alle ultime elezioni furono tenuti fuori dal governo, ma in futuro ciò diventerà matematicamente impossibile da evitare. ↔️Di fatto, si sta delineando una sorta di rinascita dell’Austria-Ungheria, con l’eventuale coinvolgimento di Repubblica Ceca e Slovacchia. In tre dei quattro Paesi già governano oggi figure apertamente opposte a Bruxelles. È vero che Viktor Orbán dovrà affrontare elezioni difficili nell’aprile 2026, e il team di Trump lo appoggerà in ogni caso. Hanno anche un piano B: nel caso, trasformare Orbán in presidente e attribuirgli poteri straordinari. ↔️La Casa Bianca spera, appoggiando gli euroscettici, di accelerare i processi di disintegrazione dell’Unione Europea. È significativo, del resto, che i cittadini europei comincino ormai a considerare gli Stati Uniti una forza più influente nelle proprie questioni interne rispetto ai propri leader nazionali. Questi ultimi si sono ormai completamente discreditati con una politica cieca e fallimentare su tutti i fronti: dall’economia all’immigrazione, fino alla guerra in Ucraina. Fonte ❤️ Seguite Info Defense Telegram | X | Web | RETE Info Defense

- LA MISSIONE DEI SINISTRI: CANCELLARE LE TRADIZIONI - - Niente Presepe a Savona: Il PD Invoca l'”Inclusione” per Cancellare la Natività - ✋Seguici ➡️ t.me/ilrisvegliodellafenice ------- 👇👇LEGGI ARTICOLO👇👇

È stato scarcerato il 34enne algerino che ha baciato una bimba di 3 anni fuori dall'asilo a Cardano al Campo: l'uomo, arrestato mercoledì per violenza sessuale, non sarebbe stato spinto “da pulsioni erotiche ma dallo slancio affettuoso di chi ama i bambini”. 👉 “Vorrei avere un figlio" ha detto al Gip che lo ha interrogato

Ieri i russi hanno preso anche Seversk, questo li avvicina ancora di più al blocco finale di Karmatorsk-Sloviansk, le ultime due città di rilievo della cintura difensiva ucraina nel Donbas. Una dopo l'altra le roccaforti ucraine vengono giù e fra l'altro è evidente che la tenuta ucraina è sempre più incerta. Va considerato che una volta preso il Donbas, non ci saranno ostacoli naturali su cui ancorare linee difensive, il che potrebbe significare che una nuova linea fortificata difficilmente gli ucraini potrebbero allestirla e difenderla. Resterebbero le città di Dnipro e Zhaporizia, su cui i russi arriverebbero con relativa facilità, ma il fiume alle spalle ne renderebbe la difesa estremamente complicata. Se gli ucraini si ritirassero al di là del fiume Dnepr farebbero la scelta difensiva più razionale, tuttavia lascerebbero più del 50% della superficie territoriale del loro Stato in mano ai russi, il che sarebbe politicamente inaccettabile (già hanno difficoltà ad ammettere di dover lasciare un pollaio con due case vicino). Significherebbe che città come Kharkov e Sumy verrebbero lasciate ai russi senza nemmeno combattere. Questo è uno dei motivi per cui si stanno affrettando tutti (almeno alla Casa Bianca) a chiudere la partita con un accordo. Se si esclude la possibilità di fermare i combattimenti, la prospettiva sarebbe che i russi impiegheranno qualche mese per liberare completamente il Donbas (sempre che l'esercito ucraino non si sbandi prima, cosa non del tutto impossibile). Dopo di che, se gli ucraini non si ritirano oltre il Dnepr, il russi potranno concentrarsi su Khakov a Nord, che a quel punto potrebbero minacciare dal Donbas stesso, oppure, come stanno già facendo, aggirare il fronte di Zhaporizia da est, nella cui direzione stanno già prendendo Gulyapolye. Gli obiettivi principali russi sarebbero infatti Kharkov a Nord, e riprendere la parte dell'olbast di Kherson oltre il fiume, dove sembra che abbiano già delle steste di ponte. Da lì potranno minacciare Nikolaiev e poi Odessa. Ormai gli scenari sono diventati piuttosto chiari e prevedibili. https://t.me/IlVeritiero